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4worldlovers: Già da qualche anno i consumatori, dai semplici bevitori del momento ai grandi birrofili esperti di tipologie e varietà di luppoli variegate, hanno dimostrato un certo interesse per le birre artigianali online.

Infatti al grande monopolio delle multinazionali del maltosio fermentato, si contrappongono le piccole realtà cresciute attorno ai brand delle birre artigianali.

Spesso tutto nasce come piccola passione: all’interno di scantinati o soggiorni, neo-alchimisti del luppolo e del maltosio, scoprono quanto sia appassionante produrre la birra per il consumo familiare, tra amici o in solitudine, arricchendone le ‘speziature’, rendendola più o meno alcolica, amarognola, fruttata in base agli ingredienti scoperti e all’aumento di manualità.

Succede in alcuni casi che dalla passione privata si arriva a creare un brand vero e proprio iniziando l’attività di birrificatore, raccogliendo le prime affermazioni. Dall’hobby alla possibilità di investire sul proprio intelletto, alle volte il passo è breve e il successo ripaga della fatica e delle frustrazioni.

Sono nate proprio così, in una sorta di romantico romanzo del sapore, molti micro-birrifici, oggi parte integrante dell’offerta nazionale. Il problema rimane la divulgazione del proprio prodotto: tante sagre paesane, appositamente ricreate per mettere sotto i riflettori le piccole realtà dei birrifici artigianali, oppure all’interno della saga del paese, sono un valido complemento, possibilità di sopravvivenza economica.

Ma il grande commercio avviene soprattutto tramite il web, attraverso il sito del produttore oppure a portali specializzati appositamente nell’offerta delle sconosciute birre artigianali, esaltandone pregi e caratteristiche di ogni prodotto in modo da offrire al consumatore una panoramica sulla quale riporre fiducia all’acquisto.

Questi portali sono vere vetrine, passerelle mediatiche nelle quali il consumatore può avvicinare, affinare i propri gusti personali a quelli del birrificio, delle sue produzioni, grazie a pratiche schede introduttive di ogni singola realtà produttiva o del prodotto specifico.

Il prezzo inizialmente rimaneva l’ostacolo, la barriera contro la quale gli acquirenti ponevano le proprie reticenze. La divulgazione massiccia, proprio grazie a portali specifici, è risultata l’arma vincente nel contenere i costi di vendita e la conseguente sopravvivenza di questa realtà affascinante e in continua evoluzione dei micro-birrifici.

L’acquisto sul web è quindi una perfetta opportunità a disposizione del consumatore per identificare quale prodotto è ideale, determinare il prezzo d’acquisto, i tempi di spedizione, generando anche ordini che prevedano non solo l’acquisto della birra preferita ma anche l’inserimento di novità di altri birrifici, aumentando il range del gusto personale e la circolazione dei brand.

Il web ha il potere di non discriminare o escludere nessuno, infatti ognuno ha la possibilità di ritagliarsi il proprio mercato, ispirando gli acquisti, ricercando le nicchie differenti di consumatori e proponendo soluzioni di birre diverse.

Negli ultimi tempi hanno riscosso particolare successo le birre biologiche, che garantiscono un produzione e una gestione delle materie prime utilizzate.

Cereali biologici provenienti da coltivazioni agronomicamente pure, luppoli che hanno definito anch’essi percorsi di purezza biologica, lieviti di valore naturale e non sintesi chimica e commerciale, sistemi di produzione, ottenimento del maltosio e fermentazione in ambienti che seguano direttive biologiche, sono la meravigliosa opportunità per chi richiede alla birra la sua etica.

Ricordando sempre che nel microbirrificio lo sfruttamento della manodopera non esiste, al contrario della scarsa etica delle grandi companies le quali, nei paesi del terzo mondo, impongono regole e costi minimi per vincere sul mercato senza ritegno e rispetto del valore del lavoro.

Il costo della birra artigianale spesso è leggermente superiore perché le materie prime di qualità costano un po’ di più, così la manodopera non sfruttata, la minore quantità di prodotto fermentato, di bottiglie generate.